Dott.ssa Fawzia Selama
Logopedista e cantante
“Da quando Luciano Titi mi ha mostrato il suo metodo chiedendo il mio parere su una eventuale applicabilità del tititom in ambito logopedico, la prima cosa che mi è venuta in mente è stata che uno strumento del genere potesse essere utilizzato negli screening per le abilità linguistiche che si fanno presso le scuole materne sui bambini che frequentano l’ultimo anno.
I risultati dei test sono molto utili perché evidenziano difficoltà che, se diagnosticate precocemente, possono essere trattate e in buona parte risolte al fine di evitare che possano evolvere in veri e propri disturbi di apprendimento.
Ho avuto l’occasione e il piacere di co-condurre insieme a Luciano, un’esperienza presso una scuola materna del territorio nel quale opero, con una sezione omogenea di 18 bambini di 5 anni divisi a gruppi di 3 con competenze motorie nella norma.
Aldilà dell’entusiasmo che tutti i bambini hanno manifestato, l’aspetto interessante è stato osservare che i soggetti che incontravano difficoltà nell’acquisizione delle sequenze ritmiche, miglioravano sensibilmente la loro prestazione già nell’arco della medesima seduta ed erano gli stessi che le insegnanti, a sessione conclusa, ci hanno segnalato come bambini con problemi di carattere cognitivo, emotivo ed espressivo.
Nella mia pratica clinica, sto sperimentando come il tititom possa essere utilizzato nella terapia logopedica nei disturbi specifici di linguaggio in cui sia compromesso l’aspetto fonologico, quello che riguarda la costruzione della frase o entrambi.
Nel primo caso il materiale viene utilizzato associando a ciascuna sillaba un elemento di un dato colore, nel secondo i singoli elementi vengono contrassegnati da un simbolo che corrisponde ad un morfema.
Dando per acquisito che tutto ciò che viene proposto in forma ludica, viene accettato e appreso dai bambini con maggiore facilità, il valore aggiunto del tititom sta nell’integrazione tra movimento, suono e produzione vocale e questo evento da luogo ad una sinergia che aiuta il superamento del blocco.”
Giuseppe Pasini
Psicologo dell’età evolutiva
“Luciano Titi ha inventato la ruota per una nuova era culturale: la ruota per l’insegnamento e l’apprendimento del linguaggio musicale.
Come il rotolamento dei pesi su tronchi d’albero alleggeriva il lavoro dell’uomo, così le “pulsazioni” del tititom scioglieranno le vecchie armature pedagogiche e potremo saltellare più leggeri e gioiosi sul pentagramma.
Gli elementi del nuovo metodo erano sotto gli occhi di tutti, ma solo Luciano li ha visti, con una geniale ristrutturazione del campo: un autentico atto creativo.
La psicologia della Gestalt ha scoperto un nuovo Maestro.
Corpo, movimento, percezione visiva sono gli atomi di base che Luciano ricompone per condurci verso la molecola musicale.
La semplicità e concretezza dei fondamentali ci regalano uno strumento per tutti, uno straordinario alfabetario che a nessuno preclude l’accesso verso l’universale magia della musica.
Tititom non finirà di stupirci anche per le potenzialità applicative ad altri interessanti contesti: grazie a Luciano Titi.”
Stefano Taglietti
Musicoterapista iscritto AIM
Magister e Supervisore del modello Benenzon di Musicoterapia
Bergamo, 15 ottobre 2010
“Ho avuto il privilegio di osservare, valutare e provare il prototipo dello strumento musicale ideato da Luciano Titi.
Lo stesso si distingue per la versatilità di applicazioni in campo didattico, e mi ha suggerito alcuni possibili utilizzi per alcune patologie di cui mi occupo abitualmente in musicoterapia.
Il ritmo eseguito con un semplice e naturale gesto è immediatamente visualizzato davanti al giovane musicista e può consentire un passaggio diretto alla rappresentazione grafica e simbolica dello stesso.
Pertanto è più facilmente manipolabile da bambini anche molto piccoli ( scuola dell’infanzia ), che in gruppo, opportunamente guidati e preparati, possono ottenere poliritmie di grande effetto, suggestione e gratificazione. La piena modularità dello strumento e le combinazioni possibili fra timbro e politonalità ne permettono altresì l’applicazione anche in contesti scolastici più evoluti ( scuola secondaria di I° grado, propedeutica musicale e teoria e solfeggio ritmico nelle scuole di musica).
In campo musiterapico si potrebbe sperimentare lo strumento in tutti quei casi nei quali vi è difficoltà nell’area della rappresentazione simbolica e contemporaneamente una buona abilità di esecuzione ritmica ( per es. nella sindrome di Down ).
Ugualmente in situazioni di malattie neurodegenerative, nelle quali è stata dimostrata: l’efficacia della pratica ritmica come rallentamento del decorso della patologia ( Parkinson e aprassie delle demenze ), la possibilità di comunicazione e relazione in contesti nei quali il linguaggio viene a mancare ( afasie in generale , autismo).
Spero che lo strumento di Luciano Titi possa essere presto messo in produzione per poterlo introdurre oltre che nella pratica quotidiana nella scuole, nei protocolli di ricerca in musicoterapia.”
Dott.ssa Vanna Rossellini
Logopedista e presidente di “Lucca in voce”, convegno organizzato dal Dott. Franco Fussi (foniatra ed
esperto DSA).
“Gentile Prof. Luciano Titi,
Ho riconosciuto in quanto da Lei proposto uno degli aspetti fondamentali del linguaggio e della riabilitazione e abilitazione delle capacità verbali che è il ritmo.
Nella struttura frastica, nella parola etc., le capacità di analisi e sintesi sono alla base del riconoscimento e della composizione ma talvolta sia in sede didattica che riabilitativa questo non viene tenuto in suficiente considerazione.per cui credo fermamente che quello che ha proposto a Lucca sia importante.
Sarò lieta di parlare con Lei e, se vuole di contattarLa per nuove iniziative.”
Dott.ssa Luisa Garofani
Psichiatra Direttrice SERT Ferrara
“Il tititom?
Apre infinite possibilità di comunicazione non solo sulla musica , coinvolge l’apprendimento diretto, la possibilità di sperimentare l’ emozione creativa prima della cosiddetta educazione musicale questo semplice strumento anche alla luce della scoperta dei Neuroni Specchio, che credo sia un mezzo per attivare la qualità umana dell’ immaginazione, della creatività e della conoscenza; una base comune da sviluppare insieme per dare senso e fiducia all’incontro con l’altro.
La musica emoziona e crea coesione sociale senza le parole.
Il tititom e i neuroni specchio, strumento e fondamento di questa possibilità.”
Serafino Rossini
Psicomotricista
“Psicomotricità educativa ed occasioni che la favoriscono.
La psicomotricità ci richiama all’interezza della persona. Più il bambino è coinvolto in una esperienza dove il pensiero e l’azione interagiscono, più si attiva il circolo virtuoso della dinamizzazione personale.
Un problema sempre aperto nella didattica educativa è costituito dal raggiungimento di un livello alto di dinamizzazione personale da parte dei diversi bambini; il punto critico è proprio la diversità; bisogna fare lo sforzo di investire sulla diversità affinché diventi un valore, altrimenti scadrà al livello di discriminante. Lo strumento ideato da Luciano Titi sembra andare in questa direzione: permette di padroneggiare la struttura della composizione musicale con una elementarità fruibile fin dalle età più basse. Comprendendo ciò che costituisce la propria azione ci si percepisce autori del proprio prodotto, si attiva il dinamismo personale e si vive la soddisfazione della costruzione. Questo strumento, rendendosi disponibile ai diversi canali percettivi offre a ciascuno, indipendentemente dalle abilità possedute, una propria, dignitosa, possibilità operativa. Permette a ciascuno un’azione di qualità: se sarà confermato,
potrà essere definito un’idea geniale ed un’occasione sulla quale investire.”
Fabio Uccelli
Fisico
“Il TITITOM di Luciano Titi è uno straordinario strumento di grande utilità per l’insegnamento della musica sia per persone normali che per l’handicap.
Attraverso il suo utilizzo è possibile dare con grande rapidità i rudimenti essenziali dell’apprendimento musicale, in modo del tutto originale e nuovo. Ma soprattutto esso permette la creazione e l’ascolto dei principali archetipi ritmo-sonici, che sono alla base della conoscenza umana”
Roberto Grossi
Presidente del Comitato Sistema delle Orchestre è dei Cori Giovanili è infantili in Italia
“Egregio Professore,
desidero ringraziarla per aver preso parte al primo corso di formazione per formatorivvtenutosi a Fiesole il 18 novembre scorso.
La qualità del Suo intervento che riflette professionalità ed esperienza nel campo musicale, ha sicuramente apportato un contributo di sostanza al nascente Sistema italiano.
Sono sicuro che quanto emerso durante le giornate di seminario, apporterà miglioramenti per lo sviluppo della formazione dei docenti dei Nuclei del nostro Sistema.
Le chiediamo la cortesia di inviarci i materiali relativi al Suo intervento, al fine di poterli rendere al più presto disponibili per una pubblicazione.”
Isabel Citro
Associazione Culturale ElenaLeddaVox
Da diversi anni sono assistente nell’organizzazione di progetti didattico-musicali. Ho avuto modo di constatare durante un’intensa settimana di laboratori didattici tenutasi a novembre in un comune della provincia di Cagliari e con quasi 600 bambini provenienti dalla scuola dell’infanzia fino a quella di secondo grado, che il metodo tititom di Luciano Titi, mette in pratica un sistema di apprendimento ritmico unico, innovativo e diretto.
Il risultato alla fine degli incontri della durata di appena 80 minuti circa è stato sorprendente e stupefacente, dopo aver sviluppato la breve e semplice spiegazione del concetto di pulsazione e (elemento sonoro ripetuto regolarmente nel tempo che diventa ritmo quando si inseriscono elementi di diversità dovuti all’assenza di uno o più elementi all’interno del ciclo di pulsazione) e applicazione dello strumento tititom. Gli alunni, spesso stupiti di loro stessi, sono riusciti a suonare insieme al maestro un intero brano musicale, divertendosi e mostrando un forte coinvolgimento emotivo.
I ragazzi delle scuole di primo e secondo grado hanno avuto un approccio al ritmo divertente ed immediato ed i docenti entusiasti e curiosi, hanno partecipato agli incontri pomeridiani con il docente Luciano Titi, utilizzando il suo metodo per chiarire concetti di organizzazione metrica, che a volte sfuggono anche a professionisti del settore.
Ma sembrerebbe inoltre per tutti un metodo semplice e comprensibile, immediatamente applicabile e con infinite possibilità di sviluppo e personalizzazione.
A seguito di questa prima esperienza, per quanto di mia competenza, ho potuto costatare l’importanza che il tititom rappresenta come strumento di apprendimento immediato da inserire nelle programmazioni didattiche delle scuole pubbliche di primo e secondo grado, così come nelle scuole di musica ed insegnamento musicale in genere. Sono molto grata a Luciano per avermi reso partecipe di questa sua invenzione con un percorso così entusiasmante e formativo, e lo ringrazio infinitamente nella speranza di replicare questo evento al più presto con altri comuni e scuole della Sardegna.